Resistenza in Garfagnana quarta parte
Le fucilazioni di Cogna
Il 28 Gennaio, a Cogna, paese situato nel comune di Piazza al Serchio, fu teso un agguato omicida all'alpino Grigoli. A notizia intrapresa, gli alpini che facevano parte del Grigolin, rastrellando la zona arrestarono sei persone, ritenendole ree dell'agguato. La sentenza, in pieno ''stile fascio'', fu immediatamente data: fucilazione! Il luogo scelto per la fucilazione, fu lo stesso dell'agguato all'alpino. Qualche persona testimone al cammino dei condannati, che li condusse al sito d'esecuzione, descrisse i sei come molto abbattuti; qualcuno piangeva, qualcun altro pregava. L'unico che si distinse fino agli ultimi attimi della propria vita, fu Tardelli Adriano, partigiano di Capanne di Careggine, il quale affermò:''Fanno bene a fucilarci, perchè noi siamo per la libertà''. Con queste ultime parole il Tardelli evidenziò che solo uccidendoli potevano fermare il loro desiderio di libertà, che li poneva nemici naturali del sistema dittatoriale, instaurato nel paese. Subito dopo, le ormai celebri parole del partigiano,il tenente alpino ordinò il fuoco.