RIVOLTA IN TUNISIA

Pubblicato il da pclgarfagnana.over-blog.it

162037_183445245015506_3609536_n.jpgRivolta tunisina

A scaturire la rivolta in Tunisia è stato il suicidio di un giovane ventiseienne Mohamed Bouazizi, il 17 Dicembre a Sidi Bouzid. Il gesto disperato del ragazzo, che decide di darsi fuoco, trova causa nelle ingiustizie sociali che da anni investono il suo paese. Tale evento, da il via ad un'ondata di proteste della massa popolare tunisina, costretta a vivere in condizioni di assoluta povertà. Il dittatore Zine el Abidine Ben Ali, dopo svariate settimane di rivolta è stato messo in fuga dai suoi oppressi. La classe media, che in principio sosteneva il dittatore, vedendosi peggiorare la propria situazione a favore di una corruzione di stampo mafioso, è scesa sul campo di battaglia a fianco dei rivoltosi. Il potere di Ben Ali faceva appoggio su varie colonne: il Raggruppamento costituzionale democratico (Rcd) il partito di governo, il quale aveva sotto controllo la milizia , che sorvegliava ogni tipo di opposizione al sistema, incarcerando e torturando gli oppositori, mantenendo cosi il popolo in un costante stato di paura. Oltretutto l' Rcd , teneva in pugno tutta la malavita del paese. Il dittatore poteva contare sulla guardia nazionale e sul corpo di polizia, sotto il suo totale controllo; questo dovuto ad un indebolimento, voluto, dell'esercito in quanto incuteva paura visto i precedenti colpi di stato avvenuti nel continente africano. La popolazione, forte della mancata reazione da parte della dittatura alle prime manifestazioni dopo il suicidio di Bouaziz, abbandona lo stato di paura che la perseguita da 23 anni. Vedendo il popolo rafforzarsi, Ben Ali gioca le sue ultime carte: offre denaro alla famiglia del martire, licenzia ministri, e si cimenta in promesse a cui i tunisini non credono. Tutto questo non fa altro che alimentare la rivolta, palesando l'indebolimento oltre che oggettivo, anche quello psicologico del sistema dittatoriale. Giunti a questo punto, l'esercito indebolito a favore di un corpo di polizia e della guardia nazionale, non offre sostegno al dittatore,evidenziando cosi l'incapacità poliziesca di guidare la repressione. L'unica soluzione che rimane a Ben Ali è la fuga!

NOI CI SCHIERIAMO CON IL POPOLO TUNISINO!!!!!!!

 

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